Pseudonimo dell'occultista francese
Léon Hippolyte Denizart Rivail
considerato dai cultori di dottrine esoteriche l'artefice delle norme che
regolano il cosiddetto "spiritismo-sistema" (credenza mistico-religiosa).
Secondo il
K. l'uomo consta di tre principi: un corpo fisico che si
dissolve con la morte, un "perispirito" (corpo fluidico) mediante il quale i
defunti comunicano con i viventi producendo manifestazioni paranormali
(apparizioni a distanza, fenomeni medianici, ecc.) ed uno spirito
indistruttibile e perfettibile. Il concetto della tripartizione
dell'individualità umana ha però origini ben più antiche
dello spiritismo, con radici che affondano in molti sistemi filosofico-religiosi
orientali e nella filosofia ellenistica greco-romana (in particolare nel
neoplatonismo di Plotino). Entità assai importante per lo spiritismo
è poi lo "spirito guida" che consiglia e assiste ogni individuo; altri
"spiriti inferiori" possono invece turbare le comunicazioni medianiche o crearne
delle false, dalle quali bisogna guardarsi. Va sottolineato infine che
K.
ammetteva la possibilità di reincarnazione, respinta invece
successivamente dagli spiritualisti anglosassoni e americani. Nel 1858
fondò la
Société parisienne d'études
spirites. Tra le opere:
Livre des esprits (1857);
Livre des
médiums (1861);
La Genèse, les miracles et les
prédictions selon le spiritisme (1868);
Le ciel et l'enfer
(1869). La maggior parte di questi scrittori, come precisava l'autore, gli
veniva rivelata da vari medium, tra i quali spiccava lo scrittore Camille
Flammarion, uno degli antesignani della fantascienza (Lione 1804 - Parigi
1869).